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ALLERGAN*CREMA 30G 2G/100G

9,50

ALLERGAN

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antipruriginosi, inclusi antiistaminici, anestetici, ecc.

PRINCIPI ATTIVI
Difenidramina cloridrato 2 g.

INDICAZIONI
Trattamento sintomatico locale di dermatiti pruriginose, eritema solare, punture d’insetti.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita’ nota verso i componenti e verso altri antistaminici di analoga struttura chimica. Bambini al di sotto dei 2 anni.

POSOLOGIA
Spalmare un sottile strato sulla parte interessata, 2 o 3 volte al giorno. Non superare le dosi consigliate.

CONSERVAZIONE
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.

AVVERTENZE
Non utilizzare con bendaggio occlusivo. L’impiego del prodotto, speciese prolungato, puo’ dare origine a fenomeni di sensibilizzazione, ovecio’ si verifichi interrompere il trattamento e consultare il medico.Applicare la crema su zone ridotte della pelle. La crema non va applicato su zone della pelle con vesciche, su piaghe vive e superfici in via di cicatrizzazione. Evitare il contatto con gli occhi o altre membrane mucose. Nel caso di eritema solare non esporre successivamente lapelle al sole. Se dopo breve periodo di trattamento non si notasse alcun miglioramento o se si manifestassero eruzioni cutanee, fenomeni diirritazione e bruciori, sospendere il trattamento e rivolgersi al medico. Non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.

INTERAZIONI
Nessuna nota.

EFFETTI INDESIDERATI
Sono stati riscontrati bruciore, eruzioni cutanee, reazioni di fotosensibilita’. Comunicare al medico o al farmacista l’insorgenza di eventuali effetti indesiderati non descritti.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Nelle donne in stato di gravidanza e durante l’allattamento il prodotto va usato solo in caso di effettiva necessita’ e sotto il diretto controllo del medico.

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DERMIRIT*CREMA 20G 0,5%

10,00

DERMIRIT

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Corticosteroidi, non associati.

PRINCIPI ATTIVI
100 g di crema contengono: idrocortisone acetato 500 mg.

ECCIPIENTI
100 g di crema contengono: palmito stearato di etilenglicole e polietilenglicole 20 g; gliceridi poliossiotilenati glicosilati 3 g; olio divaselina 3 g; butilidrossianisolo 0,008 g; acido benzoico 0,200 g, acqua depurata q.b. a 100 g.

INDICAZIONI
Trattamento sintomatico di prurito, eczemi, punture di insetti, eritemi e ustioni circoscritte.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
E’ controindicato in caso di ipersensibilita’ ai componenti del prodotto ed al altri corticosteroidi. L’uso dell’idrocortisone e’ controindicato nel caso di affezioni virali, batteriche e fungine. Da non usarenel prurito vulvare, se associato a perdite vaginali. Non usare in bambini al di sotto dei due anni e in gravidanza, tranne che su prescrizione e sotto controllo medico.

POSOLOGIA
Spalmare in minima quantita’ la crema sulla parte malata e frizionareleggermente, due volte al giorno. Non superare le dosi consigliate. Nel caso in cui si intende ricorrere al bendaggio occlusivo si deterga accuratamente la parte da trattare prima di ogni applicazione per non favorire l’instaurarsi di infezioni.

CONSERVAZIONE
Proteggere dal calore.

AVVERTENZE
Solo per uso esterno. Non applicare su superfici estese. Nei lattantie nei bambini il pannolino puo’ fungere da bendaggio occlusivo, aumentando l’assorbimento del prodotto. La crema non trova impiego oftalmologico, ne’ va applicata nelle zone perioculari. Non usare per trattamenti protratti. Dopo un breve periodo di trattamento senza apprezzabilirisultati o se le condizioni peggiorano, interrompere le applicazionie consultare un medico. L’impiego, specie prolungato, dei prodotti peruso topico puo’ dare origine a fenomeni di irritazione o di sensibilizzazione. In tal caso interrompere il trattamento e consultare il medico al fine di istituire una terapia idonea.

INTERAZIONI
Non sono note incompatibilita’ ed interazioni con altri farmaci utilizzati per via topica.

EFFETTI INDESIDERATI
Qualora il prodotto, contrariamente a quanto prescritto, venga utilizzato su superfici estese e per lunghi periodi di tempo e a dosi elevate, possono manifestarsi piu’ gravi segni di intolleranza locale o segnie sintomi di assorbimento sistemico. Talora possono verificarsi localmente: senso di bruciore, irritazione, secchezza della cute, follicoliti, eruzioni acneiche, ipertricosi, ipopigmentazione, atrofia cutanea.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Nelle donne in gravidanza e in allattamento il prodotto va somministrato solo in caso di effettiva necessita’ e sotto il diretto controllo del medico.

FEXALLEGRA*10CPR RIV 120MG

12,90

FEXALLEGRA 120 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antistaminici per uso sistemico.

PRINCIPI ATTIVI
Fexofenadina.

ECCIPIENTI
Nucleo della compressa: cellulosa microcristallina; amido di mais pregelatinizzato; croscarmellosa sodica; magnesio stearato. Rivestimento filmato: ipromellosa; povidone; titanio diossido (E171); silice colloidale anidra; macrogol 400; ossido di ferro (E172).

INDICAZIONI
Il medicinale e’ indicato negli adulti e nei bambini a partire dai 12anni di eta’ per il trattamento sintomatico della rinite allergica stagionale.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Il medicinale e’ controindicato nei pazienti con ipersensibilita’ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati.

POSOLOGIA
Adulti: la dose raccomandata di fexofenadina cloridrato per gli adultie’ di 120 mg una volta al giorno, prima dei pasti. La fexofenadina e’un metabolita farmacologicamente attivo della terfenadina. Bambini di12 anni di eta’ e oltre: la dose raccomandata di fexofenadina cloridrato per i bambini a partire dai 12 anni di eta’ e’ di 120 mg una voltaal giorno, prima dei pasti. Bambini al di sotto dei 12 anni di eta’:l’efficacia e la sicurezza di fexofenadina cloridrato 120 mg non sonostate studiate nei bambini al di sotto dei 12 anni di eta’. Nei bambini da 6 a 11 anni di eta’: fexofenadina cloridrato 30 mg compresse e’ la formulazione appropriata per la somministrazione e il dosaggio in questa popolazione. Popolazioni particolari: gli studi effettuati in gruppi di pazienti a rischio (anziani, pazienti con insufficienza renaleo epatica) indicano che non e’ necessario adattare la dose di fexofenadina cloridrato in questi pazienti.

CONSERVAZIONE
Il medicinale non richiede speciali precauzioni per la conservazione.

AVVERTENZE
Come nella maggior parte dei medicinali nuovi i dati relativi a soggetti anziani e a pazienti con compromissione della funzionalita’ renaleo epatica sono limitati. Fexofenadina cloridrato deve essere somministrata con attenzione a tali gruppi di soggetti. Pazienti affetti da malattie cardiovascolari pregresse o in corso devono essere informati chegli antistaminici, come classe di medicinali, sono stati associati con reazioni indesiderate quali tachicardia e palpitazioni.

INTERAZIONI
La fexofenadina non subisce biotrasformazioni epatiche e percio’ non interagira’ con altri medicinali a livello di meccanismi epatici. E’ stato riscontrato che la somministrazione contemporanea di fexofenadinacloridrato e eritromicina o ketoconazolo aumenta di 2-3 volte i livelli plasmatici di fexofenadina. Tali alterazioni non sono state accompagnate da alcun effetto sull’intervallo QT e non sono state associate adalcun incremento delle reazioni avverse rispetto a quanto osservato con gli stessi medicinali somministrati singolarmente. Studi sull’animale hanno dimostrato che l’aumento dei livelli plasmatici di fexofenadina osservato dopo il trattamento concomitante con eritromicina o ketoconazolo sembra essere causato da un incremento dell’assorbimento gastrointestinale e rispettivamente da una diminuzione sia dell’escrezionebiliare che della secrezione gastrointestinale. Non e’ stata osservatainterazione tra fexofenadina e omeprazolo. Tuttavia, la somministrazione di un antiacido contenente alluminio e idrossido di magnesio 15 minuti prima della somministrazione di fexofenadina cloridrato ha provocato una riduzione della biodisponibilita’, molto probabilmente dovutaa legami nel tratto gastrointestinale. E’ consigliabile un intervallodi 2 ore tra la somministrazione di fexofenadina cloridrato e antiacidi contenenti alluminio e idrossido di magnesio.

EFFETTI INDESIDERATI
E’ stata utilizzata la seguente classe di frequenze, quando applicabile: molto comune >= 1/10; comune >= 1/100 e < 1/10; non comune >= 1/1000 e < 1/100; raro >= 1/10.000 e < 1/1.000); molto raro < 1/10.000 e non nota. Negli adulti, nell’ambito degli studi clinici sono stati riferiti i seguenti effetti indesiderati, con un’incidenza simile a quellaosservata con il placebo. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, sonnolenza, vertigini. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: affaticamento. Negli adulti, nell’ambito della sorveglianza post-marketing sono stati riferiti i seguenti effetti indesiderati. La frequenza con cui si presentano non e’ nota. Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensibilita’ con manifestazioni tipoangioedema, oppressione toracica, dispnea, vampate di calore e anafilassi sistemica. Disturbi psichiatrici: insonnia, nervosismo, disturbidel sonno o incubi/eccesso di sogni (paroniria). Patologie cardiache:tachicardia, palpitazioni. Patologie gastrointestinali: diarrea. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: rash, orticaria e prurito.La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette unmonitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Non vi sono dati adeguati sull’uso della fexofenadina cloridrato nelledonne in gravidanza. Studi limitati su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale,parto o sviluppo post-natale. La fexofenadina cloridrato non deve essere usata durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessita’.Non vi sono dati sulla concentrazione nel latte materno dopo la somministrazione della fexofenadina cloridrato. Tuttavia, quando la terfenadina e’ stata somministrata a madri in allattamento, e’ stato rilevatoche la fexofenadina passa nel latte materno. Pertanto l’uso di fexofenadina cloridrato non e’ raccomandato durante l’allattamento.

REACTINE*6CPR 5MG+120MG RP

8,99

REACTINE 5 MG + 120 MG COMPRESSE A RILASCIO PROLUNGATO

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Decongestionanti nasali per uso sistemico.

PRINCIPI ATTIVI
Cetirizina dicloridrato; pseudoefedrina cloridrato.

ECCIPIENTI
Eccipienti del primo strato: ipromellosa, cellulosa microcristallina,silice colloidale anidra, magnesio stearato. Eccipienti del secondo strato: lattosio, cellulosa microcristallina, sodio crosscaramelloso, silice colloidale anidra, magnesio stearato. Eccipienti del rivestimento: opadry Y-1-7000 bianco (methocel E5, premium (ipromellosa) (E 464),diossido di titanio (E 171), macrogol 400).

INDICAZIONI
Trattamento sintomatico a breve termine delle riniti allergiche stagionali e/o perenni con congestione ed ipersecrezione nasale, prurito nasale e/o oculare, starnutazione e lacrimazione.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita’ al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati, all’idrossizina o ai derivati della piperazina; grave insufficienza renale (pazienti con clearance della creatinina inferiore a10 ml/min); grave ipertensione; gravi disturbi coronarici; pazienti che sono in trattamento o che siano stati trattati nelle due settimane precedenti con inibitori delle monoaminoossidasi; aumento della pressione intraoculare; ritenzione urinaria; bambini con meno di 12 anni; gravidanza e allattamento.

POSOLOGIA
Adulti e ragazzi a partire da 12 anni: una compressa 2 volte al giorno, una la mattina ed una la sera, da assumere senza masticare durante olontano dai pasti. La durata del trattamento non dovrebbe superare ilperiodo della sintomatologia acuta e comunque non dovrebbe essere protratta oltre 7 giorni. Trascorsi i 7 giorni di terapia, continuare iltrattamento con la sola cetirizina. Pazienti con compromissione renale: la dose deve essere dimezzata in pazienti con insufficienza renale.Pazienti con compromissione epatica: la dose deve essere dimezzata inpazienti con insufficienza epatica. Popolazione pediatrica: il medicinale e’ controindicato nei bambini con meno di 12 anni di eta’.

CONSERVAZIONE
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.

AVVERTENZE
Il farmaco e’ destinato solo a trattamenti di breve durata. Deve essere usato con prudenza in diabetici ed in soggetti con ipertiroidismo, ipertensione, tachicardia, aritmia, ipertrofia prostatica, insufficienza epatica o renale, nonche’ in soggetti anziani. Deve essere prestatacautela anche in soggetti in cura con simpaticomimetici (decongestionanti, anoressizzanti, psicostimolanti quali le anfetamine), antidepressivi triciclici e digitale. Casi di abuso sono stati osservati con pseudoefedrina cosi’ come con altri stimolanti centrali. Alle dosi terapeutiche di cetirizina, non sono state dimostrate interazioni clinicamente significative con l’alcool (per un livello di alcool nel sangue di 0,5 g/l). Tuttavia, si raccomanda di prestare cautela se si assume alcool contemporaneamente. Usare cautela in pazienti con fattori di predisposizione di ritenzione urinaria (ad es. lesioni del midollo spinale,iperplasia prostatica), in quanto la cetirizina puo’ aumentare il rischio di ritenzione urinaria. Si raccomanda cautela nei pazienti epilettici e nei pazienti a rischio di convulsioni. I test cutanei per l’allergia sono inibiti dagli antistaminici pertanto e’ necessario un periodo di wash-out (3 giorni) prima di eseguirli. Il medicinale contiene lattosio.

INTERAZIONI
A causa del profilo farmacocinetico, farmacodinamico e di tollerabilita’ della cetirizina, non sono previste interazioni con questo antistaminico. In realta’, non sono state riportate interazioni ne’ farmacodinamiche ne’ interazioni farmacocinetiche significative in studi di interazione farmaco-farmaco effettuati, in particolare, con pseudoefedrinao teofillina (400 mg/die). L’attivita’ delle amine simpaticomimetichequali la pseudoefedrina contenuta in questo farmaco e’ aumentata dalla contemporanea somministrazione di inibitori delle monoaminoossidasie dai beta-bloccanti. A causa della lunga durata d’azione degli inibitori delle monoaminoossidasi l’attivita’ delle amine simpaticomimetichepuo’ osservarsi anche dopo 15 giorni dalla sospensione della somministrazione. Le amine simpaticomimetiche riducono gli effetti antiipertensivi di metildopa, guanetidina e reserpina. La somministrazione di pseudoefedrina a pazienti digitalizzati aumenta l’attivita’ ectopica delmiocardio. Gli antiacidi incrementano l’assorbimento della pseudoefedrina mentre esso viene ridotto dalla contemporanea assunzione di caolino. Il grado di assorbimento della cetirizina non viene ridotto dall’assunzione di cibo, sebbene la percentuale di assorbimento sia diminuita.

EFFETTI INDESIDERATI
Studi clinici hanno dimostrato che la cetirizina alla dose di 10 mg haeffetti indesiderati minori sul sistema nervoso centrale, tra cui sonnolenza, affaticamento, vertigine e cefalea. In alcuni casi, e’ statasegnalata la stimolazione paradossa del SNC. Sebbene la cetirizina e’un antagonista selettivo dei recettori H1-periferici ed e’ relativamente priva di attivita’ anticolinergica, sono stati segnalati casi di disuria, disturbo dell’accomodazione e bocca secca. Sono stati segnalaticasi di funzionalita’ epatica anomala con innalzamento degli enzimi epatici accompagnati da bilirubina elevata. Principalmente questo si risolve con l’interruzione del trattamento con cetirizina dicloridrato.Studi clinici controllati in doppio cieco che confrontavano cetirizinaa placebo o altri antistaminici al dosaggio raccomandato (10 mg al giorno per la cetirizina), di cui sono disponibili dati di sicurezza quantificati, includevano oltre 3.200 soggetti esposti a cetirizina. In base a questi dati, sono state riportate le seguenti reazioni avverse per cetirizina 10 mg negli studi controllati con placebo a percentualidell’ 1,0% o oltre. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: affaticamento. Patologie del sistema nervoso:capogiro, cefalea. Patologie gastrointestinali: dolore addominale, bocca secca, nausea. Disturbi psichiatrici: sonnolenza. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: faringite. La sonnolenza e’ stata dalieve a moderata nella maggioranza dei casi, sebbene sia statisticamente piu’ comune che con il placebo. Ulteriori studi in cui sono stateeffettuate prove oggettive hanno dimostrato che le usuali attivita’ quotidiane non vengono compromesse alla dose giornaliera raccomandata, nei volontari sani giovani. Le reazioni avverse a percentuali di 1% o piu’ nei bambini di eta’ compresa tra 6 mesi e 12 anni, incluse negli studi clinici controllati con placebo. Patologie gastrointestinali: diarrea. Disturbi psichiatrici: sonnolenza. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: rinite. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: affaticamento. Gli effetti indesiderati, osservati e segnalati durante il trattamento con il medicinale sono riportati secondo la classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (>= 1/10);comune (>= 1/100, < 1/10); non comune (>= 1/1.000, < 1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: trombocitopenia. Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni; raro: aritmia, tachicardia. Patologie gastrointestinali. Comune: bocca secca, nausea; non comune: diarrea; raro: vomito; molto raro: colite ischemica. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: debolezza; non comune: astenia, malessere; raro: edema. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea. Patologie epatobiliari. Raro: funzione epatica anormale (transaminasi aumentate, fosfatasi alcalina aumentata, gamma-GT aumentata, bilirubina ematica aumentata). Disturbi del sistema immunitario. Raro: ipersensibilita’; molto raro: shockanafilattico. Patologie del sistema nervoso. Comune: capogiro, cefalea, sonnolenza; non comune: parestesia; raro: convulsione; molto raro: disgeusia, sincope, tremore, distonia, discinesia; non nota: amnesia, compromissione della memoria. Disturbi psichiatrici. Comune: nervosismo; non comune: ansia, irrequietezza, agitazione; raro: allucinazione, disturbo psicotico, aggressione, stato confusionale, depressione, insonnia; molto raro: tic; non nota: comportamento suicida. Patologie renali ed urinarie. Molto raro: disuria, enuresi; non nota: ritenzione di urina. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito, eruzione cutanea; raro: cute secca, iperidrosi, orticaria; moltoraro: eruzione da farmaci, angioedema, reazione della cute. Patologievascolari. Raro: pallore, ipertensione; molto raro: collasso circolatorio, ipotensione. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non nota: appetito aumentato. Patologie dell’occhio. Molto raro: disturbo dell’accomodazione, visione offuscata, crisi oculogira. Patologie dell’orecchio e del labirinto. Non nota: vertigine. Esami diagnostici. Raro:peso aumentato. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale e’ importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischiodel medicinale.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Il farmaco e’ controindicato in gravidanza e allattamento. Per cetirizina sono disponibili pochissimi dati clinici su gravidanze esposte altrattamento. Gli studi condotti sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale. Sia cetirizina che pseudoefedrina sono escrete col latte materno per cui il farmaco non deve essere assunto durante l’allattamento. La cetirizina e’ escreta nel latte materno a concentrazioni che rappresentano dal 25% al 90% di quelle misurate nel plasma, a seconda del tempo di campionamento dopo la somministrazione